Automobili particolari per mercati particolari

Differenti normative imponevano pesanti variazioni ai modelli.

In passato, per vendere certi modelli su alcuni mercati le Case costruttrici sono state costrette a modificare i loro modelli nel rispetto di alcune esigenze di omologazione.

Il caso più eclatante riguarda il mercato americano dove le normative su paraurti, fari e luci laterali di ingombro imposero drastiche variazioni alle auto a livello estetico, con risultati non sempre felici… Ma non c’era alternativa: o bere o affogare (cioè rinunciare a quel mercato!).  FIAT e Lancia modificarono molti modelli destinati agli USA adottando vistosi paraurti ad assorbimento d’urto, luci di ingombro laterali e, nel caso della Lancia Beta Montecarlo (che oltre Oceano si chiamava Skorpion), si arrivò ad adottare fari mobili per la forzata rinuncia a quelli carenati consentiti sul mercato europeo.

Anche Mercedes-Benz e Ferrari dovettero fare altrettanto sui loro modelli, mentre Citroen arrivò a sostituire i fari con “palpebra” di cristallo con quelli rotondi senza copertura per le sue DS e SM. Nel caso della Mehari invece per la Casa del Double Chevron fu giocoforza anche ridisegnare il frontale ed il cofano motore per adottare i fari rotondi sulla versione Azur destinata al mercato USA!

Analogo provvedimento adottò la Jaguar per la E-Type. Quanto alla Lancia, si ritrovò a dover modificare il frontale della Fulvia Coupé per i modelli destinati al mercato inglese che imponeva un’altezza minima per i fari anabbaglianti. Qualche anno dopo, vista l’esiguità di richieste dal mercato britannico (meno di 600 esemplari immatricolati all’anno) Lancia arriverò addirittura a smettere di produrre auto con guida a destra, giudicando tale operazione antieconomica. Ma questa è un’altra storia…